Il Mulino. La Nuova Scienza
Walter Hergenröther, 1967
Parte di Sezione Tascabili
Il “punto” sui risultati più recenti della indagine scientifica nei diversi campi della conoscenza.
Dal 1964 il Mulino iniziò ad espandere le pubblicazioni in due direzioni: nuove riviste di settore affiancate da nuove collane di testi strumentali, dedicati anche alle università. Le aree di interesse erano in particolare sociologia, scienza politica, storia, psicologia, economia e diritto. “La Nuova Scienza” anticipa altresì l’interesse verso le collane di “paperbacks” economici su cui la casa editrice investirà a partire dagli anni ‘70 (si veda la collana UPM, Universale Paperbacks il Mulino).
La collana si divide ulteriormente in “serie”, per ogni argomento trattato: psicologia, scienza politica, linguistica e critica letteraria, economia, sociologia. Le copertine, esclusivamente tipografiche, sono divise in tre sezioni, separate da un filetto bianco: autore, titolo e logo della casa editrice. Helvetica Bold, nero su fondo colorato a tinta unita, ogni serie è identificata da una tinta diversa.
Impostate in modo molto simile la collana coeva “I saggi”, che presenta un unico filetto bianco da bordo a bordo a separare titolo e autore da una breve recensione, e alcune pubblicazioni che raccolgono testi di autori vari, i cui testi e filetti sono iscritti in un’ulteriore cornice bianca.
Alex Inkeles, "Introduzione alla sociologia"
Serie di sociologia, gennaio 1972 (9a edizione)
Charles L. Schultze, "Il reddito nazionale"
Serie di economia, novembre 1972 (8a edizione)
Mark Cook, "La percezione interpersonale"
Serie di psicologia, aprile 1973 (1a edizione)
Martin Albrow, "La burocrazia"
Serie di scienza politica, dicembre 1973 (1a edizione)
Herbert E. Brekle, "Introduzione alla semantica"
Serie di linguistica e critica letteraria, febbraio 1975 (1a edizione)
Il Mulino
Il 25 aprile 1951 esce il primo numero della rivista “Il Mulino”, dedicata all’informazione culturale e universitaria. Il nome celebra il romanzo “Il mulino del Po” di Riccardo Bacchelli, anche a significare il “macinare” idee e cultura. Qualche anno più tardi, nel 1954, il gruppo promotore della rivista, con l’intento di estendere la presenza nel mondo culturale e politico italiano, costituisce la società editrice il Mulino.
Prima monografie e poi testi strumentali negli stessi ambiti politici e culturali nella quale operava la rivista “Il Mulino”, l’impegno nei settori della sociologia e della politica è stato fin da subito caratterizzante per la casa editrice. Le numerose riviste e collane, pubblicate dal 1965 al 2008 sotto la costante direzione di Giovanni Evangelisti, hanno permesso alla casa editrice di rimanere indipendente, attiva e rilevante tuttora.
Walter Hergenröther
Di origine tedesca, iniziò a lavorare per Zanichelli a Bologna su volere di Ezio Della Monica, al tempo manager presso la casa editrice, lasciandola poi all’inizio degli anni Sessanta, rimanendo tuttavia attivo come grafico nella città emiliane. Lavora in seguito per varie realtà locali: tracce del suo lavoro si possono trovare fra i cataloghi di simboli e loghi dell’epoca. Più volte ha anche fatto parte della giuria dei Premi Grafici Fiera di Bologna.