Il Saggiatore. I Gabbiani

Anita Klinz, 1964


“I Gabbiani, con le loro novità e ristampe, mettono alla portata di tutti la più completa raccolta di libri che bisogna leggere o rileggere per essere alla pari con la cultura e la vita moderna.” Nata nel 1964 come collana economica di larga diffusione, inaugura con “Le origini del Cristianesimo” di Alfred Loisy e viene pubblicata fino al 1978.

L’intera sovracoperta, di un leggero grigio, è divisa in fasce da 6 filetti di colore argentato. Ogni fascia contiene un’informazione sul libro: in copertina autore, titolo, editore, collezione (nome della collana), prezzo e “argomento”; sul retro una nota biografica sull’autore, un riassunto del libro e una descrizione della collana I Gabbiani oltre alla ripetizione di prezzo e argomento. Nome dell’autore, titolo ed editore sono impaginati con Grotesque No.9 Bold, i testi intermedi sono impostati con Egizio Bold (delle Fonderie Nebiolo di Torino), i paragrafi più piccoli in Garamond. La tipografia nera è spezzata solo dal simbolo della casa editrice al centro del dorso (in corrispondenza della relativa fascia). Dai primi anni ’70, insieme a qualche leggera modifica di dimensione, i testi delle copertine diventano colorati su fondo bianco: giallo, blu, verde, arancione meglio si adattano alle influenze pop del periodo.

Da notare come il prezzo (molto economico per la media delle edizioni “economiche” dell’epoca) sia portato in primissimo piano, quasi più importante per dimensione rispetto al nome della collana — il libro è un prodotto di mercato, con un’identità aziendale precisa, e un valore quantificabile.

Richard Hillary, L’ultimo avversario

Richard Hillary, "L’ultimo avversario"

I Gabbiani 2, aprile 1964 (1a edizione)

 Mikhail A. Kločko, Un Sovietico in Cina

Mikhail A. Kločko, "Un Sovietico in Cina"

I Gabbiani 9, luglio 1964 (1a edizione)

Arrigo Benedetti, Paura all’alba

Arrigo Benedetti, "Paura all’alba"

I Gabbiani 19, aprile 1965 (1a edizione)

Giuseppe Raimondi, Giuseppe in Italia

Giuseppe Raimondi, "Giuseppe in Italia"

I Gabbiani 21, maggio 1965 (1a edizione)

Nicola Abbagnano, Introduzione all’esistenzialismo

Nicola Abbagnano, "Introduzione all’esistenzialismo"

I Gabbiani 22, marzo 1967 (2a edizione)

Felice Ippolito, "La politica del CNEN"

I Gabbiani 28, settembre 1965 (1a edizione)

Il Saggiatore

Casa editrice fondata “con lo scopo preciso di soddisfare le richieste e i gusti di un pubblico intellettualmente moderno e di adeguare gradatamente la nostra cultura a quelle più avanzate” da Alberto Mondadori nel 1958, Figlio di Arnoldo, all’epoca ancora aveva compiti direttivi nella casa editrice di famiglia.

Molteplici autori stranieri vengono pubblicati in decine di collane di saggistica seguendo la filosofia dello “sprovincializzare” e laicizzare la cultura italiana. Fra questi, Simone de Beauvoir, Carlos Fuentes, Marcel Proust, Jean-Paul Sartre.

Dopo l’improvvisa morte di Alberto Mondadori nel 1976, Il Saggiatore rimane indipendente fino al 1986, anno in cui viene assorbita nel gruppo Arnoldo Mondadori. Grazi ai fratelli Formenton, eredi del fondatore, dal 1993 la casa editrice torna indipendente ed è attiva tuttora con le collane “La Cultura” e “Le Silerchie”.

Anita Klinz

Nata nel 1925 ad Abbazia (all’epoca città italiana, oggi in Croazia), studia alla scuola d’arte grafica di Praga e arriva a Milano nel dopoguerra in cerca di lavoro. Inizia a lavorare per un’agenzia pubblicitaria passando poi a impaginare le pubblicità per la rivista “Epoca”. Qui conosce Alberto Mondadori, con cui inizierà a partecipare al design della rivista stessa. Incaricata di formare l’ufficio artistico Mondadori, viene poi chiamata a progettare l’identità visiva della neonata casa editrice Il Saggiatore. Fra i progetti più riconoscibili, l’oblò rosso della collana di fantascienza “Urania” di Mondadori, poi adottato anche per la collana di Gialli. Dalla fine degli anni ’70, dopo un periodo alla divisione periodici Mondadori, si ritira dalla professione. Muore nel 2013.