Curzio Malaparte, "La Pelle"
EV 5, febbraio 1965
Parte di Sezione Tascabili, Collana Economica Vallecchi
Sinossi
“Ero stanco di veder soffrire gli uomini, gli animali, gli alberi, il cielo, la terra, il mare, ero stanco delle loro sofferenze, delle loro stupide e inutili sofferenze, dei loro terrori, della loro interminabile agonia. Ero stanco di aver orrore, stanco di aver pietà. Ah, la pietà! Avevo vergogna di aver pietà. Eppure tremavo di pietà e di orrore.”
Uscito nel 1949, tradotto in tutte le lingue, qualche milione di copie complessivamente vendute, “La Pelle” è un documento che gli italiani né possono dimenticare né devono ignorare. Con questo libro Malaparte resta fra i massimi testimoni del suo tempo.
Curzio Malaparte
Pseudonimo di Kurt Erich Suckert, giornalista e scrittore italiano nato a Prato nel 1898 e deceduto a Roma nel 1957. Combattente decorato al valore nella Prima Guerra Mondiale, già dai primi anni ’20 inizia l’attività letteraria dai racconti ai pensieri politici, partecipando e fondando anche alcuni alcuni periodici. Direttore della Stampa di Torino per due anni dal 1929, fu poi collaboratore del Corriere della sera e corrispondente da vari fronti durante la Seconda Guerra Mondiale. Raccontò delle atrocità della guerra in Kaputt (1944) e La pelle (1950). Nelle sue molteplici esperienze, l’adesione dal repubblicanesimo al fascismo, all’antifascismo, al filocomunismo e in ultimo la conversione al cattolicesimo.
Prezzo originale600 lire |
Oggi costerebbe5,70 € |
Pagine276 |
Dimensioni11,5 × 18,5 × 1,4 cm |
Peso191g |